La recensione di questo mediocre romanzo di Leonard John Daventry mi offre lo spunto per tornare a parlare di terremoti, e in particolare del recentissimo terremoto in Abruzzo che ha provocato centinaia di morti e decine di migliaia di sfollati che attualmente vivono in una tenda e la distruzione di un tessuto sociale fatto di aziende, scuole , università , trasporti che ora sono chiuse e ferme per chissà quanto. In tutta questa vicenda, ora che iniziano a scoprirsi gli altarini e i segreti di pulcinella, fatti di calcestruzzo mischiato a sabbia, di norme ignorate, di leggi inapplicate, di affari sporchi, speculazione e il solito verminaio all'Italiana l'unico che fin'ora ha pagato un prezzo per questa vicenda pare essere il vignettista toscano Vauro Senesi, che è stato "sospeso" dalla televisione di stato per una vignetta (..) giudicata offensiva. Visto che non ho a disposizione nessuna foto di Daventry , e qui lancio un appello: se qualcuno sa qualcosa di questo apparentemente sconosciuto autore si faccia vivo!, inserisco una vignetta di Vauro nel blog. Se qualcuno la trovasse offensiva non si preoccupi, anche io trovo da indignarmi, ma forse per motivi diversi.
Tornando al super terremoto di Daventry bisogna dire che lo scrittore non ci va di "scartino", componendo la sua opera più che con la penna con una zappa! La storia che ha in mente non viene certo rivelata pian piano ma sbattuta in faccia al lettore come una torta nei film di Stanlio e Ollio più e più volte. La società umana è corrotta e quindi deve essere completamente annientata, ma qualcuno si deve salvare e deve essere rappresentativo di tutta l'umanità, dal santo fino al criminale. Lo stile dello scrittore inglese varia più volte nel corso della narrazione e si ha la netta impressione che terremoto di grado X111 sia stato scritto in una settimana con almeno la seconda metà del libro in un movimentato week end. Daventry si prende spesso delle pause sociologiche in cui parte con delle tonanti filippiche contro la società, il governo, il potere che questa volta la prenderà in tasca.. magra consolazione si dirà il lettore, se devono morire anche tutti gli altri! Incomprensibilmente questo libro nella critica viene accostato al molto migliore una ruga sulla terra.. mi sia permesso di chiedere di non miscere sacra profanis...
L'idea della condanna dell'umanità non è originale e l'ispirazione alla storia biblica di Noe è, più che smaccata, direi picconata nel testo!
Nonostante tutto qualcuno potrebbe trovare in questo stile da taglialegna qualche motivo di interesse, in realtà più per il fatto che alla fine Daventry non è affatto male a livello di stile ma lascia trasparire il suo talento in pochi momenti, sopratutto all'inizio del romanzo.
Trama
Il metodo scelto è quello di stimolare in alcuni punti sensibili il pianeta terra tramite alcune onde radio per scatenare un terremoto di dimensioni mai viste che spazzi via ogni abitante. Ma una volta messo in moto il meccanismo Santon si ritroverà ad affezionarsi agli esseri umani e aiuterà un piccolo gruppo di sopravvissuti a salvarsi dall'apocalisse, trasfigurandosi gradualmente per loro da compagno a dio salvatore.
L'autore.
Leonard John Daventry è un autore inglese. E' nato nel 1915 e morto nel 1987.
immagini e foto prese da:
http://www.vauro.net/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/
http://www.mondourania.com/
http://www.fantasticfiction.co.uk/d/leonard-daventry/degree-xii.htm