martedì 28 luglio 2009

Il quinto giorno

Gennaio, costa del Perù. Il povero pescatore Juan non crede ai suoi occhi: dopo lunghe settimane di magra, si stende davanti a lui un enorme banco di pesci. Ma il terrore cancella ben presto la felicità: i pesci, muovendosi come un unico essere, distruggono la rete, ribaltano la barca e impediscono all'uomo di raggiungere la superficie. Marzo, Norvegia. A bordo di una nave oceanografica un biologo e una scienziata osservano milioni di "vermi" luminescenti che sembrano aver invaso lo zoccolo occidentale. Da dove vengono? Cosa sono? Pochi giorni dopo, Canada. Un gruppo di balene attaccano la Barrier Queen e la affondano. Il mondo intero sarà drammaticamente coinvolto in questi avvenimenti in apparenza così lontani tra loro.

Frank Schätzing ci dimostra come si possa scrivere un gran bel libro senza avere il minimo talento per la scrittura. Il suo stile lascia a desiderare e può essere tranquillamente definito men che mediocre per uno scrittore di professione. Sfogliando in libreria questo libro più di una volta l'ho lasciato cadere disgustato dopo aver letto le primissime pagine. Soltanto una lunga trasferta in quel di Milano e la solitudine di un albergo mi hanno smosso all'acquisto in una delle grandi librerie di piazza duomo. Lo stile, come dicevo, è mediocre e i personaggi sono tratteggiati in modo superficiale. Lo stesso svolgimento dell'azione lasciano perplessi. Perché e come ha fatto questo pubblicitario a ottenere un grande libro? Semplicemente perché sapeva di cosa parlare e aveva un grande argomento: il mare. Il mare, la culla della nostra specie, sta subendo in questi anni tali e tanti affronti che lasciano sgomenti. Rifiuti di ogni sorta vi vengono sversati, fino alle scorie radioattive e armi biologiche. Carcasse di ogni tipo, perfino sottomarini nucleari, giacciono nei fondali liberando inquinamento e veleni. Gli scarichi della nostra società finiscono tutti in mare, la pesca intensiva ha decimato le popolazioni marine. Inquinamento agricolo, estrazioni petrolifere, migliaia di tonnellate di plastica stanno uccidendo il mare. Tantissime specie sono a rischio di estinzione e molte sono già scomparse.
Schätzing si è molto documentato e ha creato questo libro unico, una sorta di grido dall'allarme tradotto nel linguaggio catastrofico. Alla fine , per contrappasso , il mare si vendica. Purtroppo l'orrore vero è che non ci sarà alcuna vendetta, stiamo uccidendo il mare da cui siamo nati e ne pagheremo le conseguenze prima o poi.
Un altro elemento di interesse è leggere un libro non anglosasso-centrico, dove esistono anche altri popoli oltre che gli americani e gli inglesi e dove gli americani posso anche essere i cattivi.

L'autore :
Frank Schätzing è nato a Colonia il 28 maggio del 1957. Prima di diventare scrittore è stato pubblicitario e produttore musicale.










Immagini e foto prese da:
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1572&biografia=Frank+Sch%E4tzing
http://cinecritica.leonardo.it/blog/2007/mag/pag1/maggio.html

lunedì 20 luglio 2009

Io sono leggenda. seconda parte

In Io sono leggenda Matheson mette moltissima carne al fuoco e non sempre riesce a portare in fondo tutti gli spunti che inizia. D'altra parte questo lasciare aperto all'interpretazione del lettore è voluto e riesce a diventare un punto di forza. Intanto c'è il concetto di diverso. Se nel mondo tutti diventano diversi chi è il diverso adesso? Il ribaltamento della prospettiva e della percezione di normalità è potentemente espresso e fa riflettere, ma su cosa? A cosa si riferisce lo scrittore? La normalità è qualcosa di negativo forse? Ad esempio Robert Neville è forse un razzista e i vampiri che lo assediano sono i diritti civili che avanzano? Sono i neri , gli omosessuali che chiedono uguaglianza, sono gli attivisti politici che premono alle porte e vogliono un cambiamento? Oppure Neville è l'ultimo dei conservatori e si oppone al nuovo? Ma potrebbe anche essere un conservatore positivo, che non vuole fare entrare l'immoralità, la dissoluzione di antichi rapporti di rispetto, l'uomo saldo che non cede di fronte agli uomini dissoluti. Il vampiro d'altra parte è nato per rappresentare l'uomo (e la donna) che rifiutano di crescere , di farsi una famiglia, di vivere alla luce del sole invece che nella penombra dei locali. Che vogliono passare da una passione e da un amore momentaneo di una sera a quello eterno e tranquillo della famiglia. Che rifiutano di invecchiare e che per vivere hanno sempre bisogno di sangue giovane, giovani donne e giovani uomini attorno che scacciano la morte.
Matheson non chiarisce e non decide quindi se condannare Neville o se eleggerlo ad eroe. Si tratta di una incertezza voluta, e realistica. Quando le cose cambiano sempre si peggiora ma sempre si ottiene qualcosa di meglio. Lo stesso Neville che è assediato dai mostri a sua volta è un mostro e così appare alla ragazza che scappa di fronte a lui nel finale del libro.
Ci sono poi tutte le ansie e le paure del maschio mathesiano che vengono rovesciate su Neville, la solitudine, il sesso, la famiglia che muore che lui non riesce a proteggere , simboleggiata dal terribile episodio della moglie che resuscita e ritorna. Naturalmente Neville non cede a nessuna di queste cose e non arretra mai di un metro. Per farlo fuori dovranno venire a prenderlo di forza perché altrimenti rimarrà fermo e saldo per sempre.
C'è infine il cambiamento della società, totale, dove addirittura si insedia una nuova specie; ma nonostante tutto questo la nuova società è uguale a quella vecchia, dove si elargiscono glorie ed onori ai suoi membri che la difendono violentemente. Non cambia il paradigma. C'erano eserciti spietati e poliziotti spietati , brutali e riveriti e ecco che anche nel nuovo mondo ci saranno membri in divisa autorizzati ad esercitare una brutale violenza e a ricevere in cambio una gratitudine ammirata. Matheson anticipa gli anni '60 ma va addirittura oltre, ne vede i limiti. Arriveranno gli anni '60 , i diritti civili , l'opposizione alla guerra del Vietnam ma dopo finiranno e la società non sarà così cambiata, ancora ci saranno guerre sporche e chi si opponeva prima si ritroverà stanco e disilluso. Infine c'è la superstizione , la paura dell'ignoto e del diverso, cauterizzata dal fuoco purificatore. L'eliminazione di chi non è come noi. Che viene rovesciata; l'assassino diviene vittima, l'inquisitore carnefice che viene torturato e bruciato vivo. Per esorcizzarlo. Ma non si riuscirà mai a cambiare la nostra natura, anche quando il mondo sarà tutto pieno di vampiri, qualcosa ci farà paura e terrore. Ci sarà sempre acquattata in un angolo buio una terrificante leggenda.


I film
Per una volta voglio fare uno strappo alla regola che mi sono imposto, di non parlare mai dei film realizzati a partire dalle opere che recensisco. Il fatto è che riguardo a io sono leggenda ho trovato molto in rete e quasi tutti i commenti sull'ultima pellicola tratta da questo libro sono molto negativi. Sostanzialmente le critiche si riferiscono a due precise cause, ch il film non sia fedele al libro e che i suoi predecessori erano molto migliori.
Io credo che film e libri siano forme d'arte separate con ritmi e convenzioni diverse. Questo è il motivo per cui non ne parlo in questo blog. Da ottimi libri sono stati realizzati pessimi film mentre da pessimi libri sono stati realizzati ottimi film e la fedeltà c'entra poco. Nel primo film Vincent Price è veramente un gigante ma la storia rimane troppo intima, troppo personale. Le atmosfere sono troppo Horror, poco legate al contesto. Il secondo film è invece un film pop, anni '70. Quasi un James Bond dell'Orrore, che comunica poco allo spettatore oltre che apparenza.
Bene ha fatto invece Francis Lawrence ad attualizzare e ad inserire elementi nuovi nel suo film. Lawrence va oltre il romanzo di Matheson inserendo il tema della responsabilità. Neville come americano e membro attivo della società è responsabile della diffusione del virus e quindi DEVE fare qualcosa. Virus che sotto sotto rappresenta il terrorismo dell'11 settembre. L'orrore si è scatenato per colpa NOSTRA, per colpa di TUTTI e quindi TUTTI, e quindi anche Robert Neville che ora questi tutti rappresenta da solo deve darsi da fare e risolvere il problema. Niente fuga, niente resa, niente lavarsi le mani o girare la testa. QUI è iniziato e qui si resta finché non si risolvono le cose . Io sono leggenda è il primo film blockbuster (il primo telefilm era Hero) a porsi delle domande precise e a dare delle risposte precise sulla assurda lotta al terrorismo. Lo fa attraverso il suo campione, Will Smith - dottor Robert Neville , che riscatta tutta la sua gente e tutta la sua nazione. Distruggere è facile, costruire è molto molto più difficile, un compito duro, un compito da eroi normali , un compito che può essere assolto senza tentennamenti, giorno dopo giorno, contro tutto e tutti, solo da una leggenda.

Biografia:
Richard Burton Matheson nasce nel 20 febbraio 1926 nella città Allendale (USA). Serve nell'esercito del suo paese e viene congedato dopo un ferimento, dopodiché frequenta la scuola di giornalismo. Inizia molto presto a scrivere e a pubblicare romanzi e racconti. Affianca il lavoro di romanziere con quello di sceneggiatore. Pur rifiutando per molti anni l'etichetta di genere alla fine è costretto a capitolare, vista l'enorme influenza che la sua opera ha comportato su intere generazioni di scrittori e di sceneggiatori.

Immagini e foto tratte da :
http://www.movieforum.com/features/y2k/iamlegend/richardmatheson.shtml

lunedì 13 luglio 2009

Sciopero



Come ancora molti non sanno è in dirittura di arrivo una legge censoria contro la libertà di espressione in rete. Questo blog pur non occupandosi di politica o di altri temi scottanti non può che aderire. L'informazione in Italia ha sempre versato in uno stato comatoso ma attualmente siamo arrivati a livelli "cubani". Il colpevole principale, non può essere negato, è l'attuale presidente del consiglio e conseguentemente l'attuale governo. Francamente a livello personale non credo che ci sia più possibilità per il nostro paese di risollevarsi a breve. Viviamo una decadenza che non può che peggiorare. Credo anche che Berlusconi non sia che la punta di un enorme iceberg trasversale fatto di inefficenze, racomandazioni, mafie varie. E' l'effetto più che la causa . Siamo su una china discendente e non la caduta non si arresterà presto. Per questo come cittadino Italiano aderisco allo sciopero, anche se dovesse rivelarsi inutile. Perchè la libertà non te la da nessuno se non lotti per averla.

venerdì 3 luglio 2009

Io sono leggenda. prima parte

È il 1976. Robert Neville torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, si siede in poltrona e legge un libro. Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto dopo il tramonto. Perché Neville è l'ultimo uomo sulla Terra. L'ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte Neville se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a se stesso e che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda.

Arriva la catastrofe, che fare? Ovviamente si scappa. Arriva lo tsunami , saliamo sulla collina! Arrivano gli alieni!! Scappiamo sui monti! La città collassa economicamente, via in campagna. Arriva l'inverno senza fine, scappiamo al sud! Scappiamo in barca! E se non basta costruiamo un'astronave e andiamo nello spazio! Scappiamo in un'altra dimensione, rifugiamoci nelle pieghe del tempo!!
Ma c'è qualcuno che DECIDE di non fuggire. Che non prende nemmeno in considerazione la cosa. Che non solo rimane , ma rimane da solo, con i suoi ritmi e le sue abitudini, che non permette alla fine del mondo nemmeno di mandarlo via dalla propria casa. E lotta da solo contro la catastrofe, fino alla fine. Quest'uomo è Robert Neville, creatura letteraria di Richard Matheson.
Io sono leggenda non è il miglior libro, ancorché' il più famoso, di Matheson, ma è una tappa fondamentale nella definizione del maschio mathesiano.



Il maschio di Matheson

Pur avendo tratteggiato degli ottimi personaggi femminili, come nel racconto La preda, Matheson ha cercato di definire nella sua produzione di romanzi lunghi il suo "maschio". In opere come Duel, Io sono leggenda e sopratutto nella summa 5 mm al giorno, il suo capolavoro secondo me, Matheson definisce un tipo d'uomo che deve affrontare sfide impossibili. tutte le sfide e le difficoltà sono maschili e viste da un punto di vista prettamente maschile. Il protagonista viene messo di fronte a nemici più forti fisicamente o intellettualmente, più dotati di mezzi. Deve affrontare l'impotenza, il tradimento, la solitudine, la vecchiaia. L'umiliazione di non poter mantenere più la famiglia, l'abbandono da parte della figlia , il licenziamento, l'inadeguatezza, la malattia, il divorzio.
Di fronte a tutto questo Matheson pone sempre un uomo normale, non un potente tycoon dell'economia o della finanza, ne un grande scienziato dall'intelligenza prodigiosa e nemmeno un rambo imbattibile. Nemmeno i suoi protagonisti sono persona originali, scrittori, artisti o altro. Si tratta sempre dell'uomo medio più medio che non si può, che solitamente fa l'impiegato. D'altra parte si tratta sempre di uomini che credono nella famiglia e fanno di tutto per proteggerla, per farsene carico, anche se la famiglia li tradisce.
L'uomo Mathesiano non cede mai. Barcolla ma non molla. Di fronte a qualunque cosa rimane acciaccato ma in piedi. mai chiede pietà o maledice il destino o accusa gli altri. Senza alcun alibi affronta tutto a testa alta e non arretra mai di un solo metro. E tutto questo lo fa senza essere un eroe o un deus ex-machina, ma semplicemente perché non ha alternative. E' fatto così, conosce solo un modo di vivere. Non sceglie. Matheson da la stura ad ogni paura del maschio ma nessuna di questi orrori riesce ad avere la meglio. E alla fine il suo uomo, dopo tutto, si alza, si arma e esce a caccia.

continua ->