giovedì 31 dicembre 2009

Auguri!


Dopo circa 6 mesi di questo blog ho ben 6 lettori fissi! A fine anno voglio ringraziare pubblicamente questi pazzi che evidentemente leggono periodicamente le mie recensioni! Da notare che molti sono scrittori, il che mi rende orgoglioso! Il primo è Alessandro Girola , aspirante scrittore professionista che riempie la rete con i sui ebook. Il ragazzo merita sicuramente la pubblicazione e mi auguro di vederlo in libreria prima o poi! Il suo blog , il blog sull'orlo del mondo (http://mcnab75.livejournal.com/), è decisamente interessante. Anche Massimo Muntoni scrive e il suo blog è Riflessi Genuflessi (http://massimomuntoni.blogspot.com/ ) ma si cimenta anche nella recitazione! EddyWorld è pure scrittore( http://ilmondodiedu.blogspot.com/).
AmosGitai invece recensisce film nel suo blog: http://amosgitai.blogspot.com/ . Un altro recensore è Elvezio Sciallis che nel suo blog scrive sempre cose molto interessanti http://elvezio-sciallis.blogspot.com/.
Dulcis in fundo una bella ragazza, Daniela Gambo, che scrive libri e ha anche un blog. Purtroppo la ragazza ama i gatti e io invece li detesto! Potete leggerla in http://altrodoveblog.blogspot.com/ http://novevite.blogspot.com/ e http://liberculi.blogspot.com/ .
Grazie a voi ragazzi e a tutti quelli che mi leggono.
Un augurio di un 2010 fatto di soddisfazioni, pubblicazioni, serenità e buone letture a tutti!

mercoledì 30 dicembre 2009

La terza forza

E' una mattina di settembre dell'ottavo anno del terrore, la spietata dittatura scientifica di Paolo Orlovski. Una donna arriva alla Grand Central Station di New York e la trova spaventosamente vuota. Dove sono finiti milioni di americani? E' possibile che un governo faccia sparire gli abitanti di un'intera città? O si sta aprendo una crepa nel regime perfetto? La risposta è affidata a Elena Haumann, un tempo solerte funzionaria e ora collaboratrice delle forze ribelli. Il nuovo romanzo di Marc Laidlaw è una partita a scacchi giocata contro il tempo e contro la morte.


Marc Laidlaw sicuramente possiede un ottimo stile. Scrive molto bene però non si capisce di cosa stia scrivendo. Faticosamente pagina dopo pagina ci si rende conto che la terza forza è una Ucronia. Questo pregiudica sicuramente il giudizio del vostro lettore, a cui le Ucronie non piacciono. Pochissimi scrittori sono riusciti a utilizzare questo mezzo per produrre qualcosa di decente, penso a 1984 o a il mondo nuovo. Per il resto ricordo romanzi illeggibili purtroppo pagati cari in libreria come la macchina della realtà. Il fatto è che creare un intero nuovo universo, ma soltanto leggermente slittato rispetto al nostro è un lavoraccio. E comunque bisogna appassionare il lettore. Invece questo romanzo di Laidlaw fallisce nel suo compito. Questa strana società costruita da Laidlaw è un misto della Germania est comunista, con la sua stasi e Germania nazista, una società quindi immersa nel totalitarismo. Si capisce che più o meno prima era una società libera e che una sorta di guerra civile l'ha divisa in due blocchi , entrambi occupati da dittatori, in guerra tra di loro. Si tratta però di un totalitarismo completamente irreale, dove manca alcun consenso di massa, anzi sembra che l'intero paese sia vuoto. In questo paese disabitato si muovono alcuni personaggi, che spessissimo si trovano in piazze o sopratutto stazioni ferroviarie completamente deserte. Luoghi fatti evacuare par di capire, dal regime, per annichilire psicologicamente queste persone. Ma tutto in maniera abbastanza insensata. Il dittatore si chiama Orlovsky ed è un vecchietto completamente rimbambito ossessionato da una vecchia fiamma, Elena, che una dei protagonisti. Vengono fatte mancare completamente le ragioni della dittatura; ne viene preso solo l'aspetto esteriore. Invece le vere dittature hanno sempre avuto un enorme sostegno di massa, dalla maggioranza, e si chiamano dittature perché opprimono le minoranze, cosa che non dovrebbe accadere in democrazia. Così la Germania nazista aveva un grande sostegno da parte degli industriali, che tornavano a fare affari, dai lavoratori che potevano lavorare e non essere più disoccupati, dalle classi aristocratiche e dalle forze armate, umiliate negli ultimi anni. Si perseguitavano invece le minoranze, zingari , ebrei , comunisti ecc. Poi questo abbraccio si rivelerà mortale, portando tutti quanti alla rovina. Va ricordato l'episodio della 6 armata tedesca, annientata in Unione Sovietica. L'esercito aveva rinunciato alle sue prerogative a favore del dittatore, potendo così alla fine essere impotente alla propria distruzione certo, ma ricavandone per molti anni un prestigio e risorse impossibili in precedenza. Ma in questo romanzo pare non esserci niente di tutto questo. Ci sono solo queste figure, che ricordano un po’ Kafka come atmosfera, che si muovono alla deriva tra visioni e viaggi, sempre in solitaria, sugli onnipresenti treni, l'unico mezzo di trasporto permesso in questo strano mondo. Le visioni, scopriremo alla fine perché, sembrano riguardare il passato e il futuro di tutti. Sopratutto pare avvicinarsi una qualche catastrofe futura. Il tutto è legato ad un meteorite precipitato nel pianeta anni prima, pieno dello xenium, un minerale dalle proprietà prodigiose.
In effetti questo libro evoca molto i videogiochi degli ultimi anni. Laidlaw crea infatti molte location che starebbero bene in un gioco, ed infatti questo libro è stato concepito partendo proprio da un gioco. Si tratta di operazioni che invariabilmente falliscono, e dovrebbero essere di monito a quanti credono che i mezzi espressivi, fumetti , libri, giochi debbano raccontare la stesso storia nello stesso modo.

Francamente inserisco questo libro a pieno diritto nel mucchio dei libri senza un perché. Dispiace vedere qualcuno dotato di gran talento sprecarlo in questo modo, spero che Laidlaw riesca a scovare prima o poi una buona idea per fare un libro che coinvolga, e allora sentiremo riparlare di lui.

Nota:
Laidlaw ha smesso di scrivere sostanzialmente per passare all'industria del videogioco, e questo negli anni '90. Quando io andavo a liceo fumetti e videogiochi erano considerati "roba da bambini";in realtà anche quando andavo alle medie. E mentre quest'Italia macha disprezzava questi generi artistici in America , in Giappone e anche da altre parti si investivano miliardi comprando anche scrittori per scrivere i giochini. Ora le industrie di videogiochi fatturano cifre enormi e mentre l'Italia declina e collassa per sempre la sua produzione, alcuni studi attuali spiegano in franchezza che l'Italia ha perso il 25% di capacità produttiva rispetto al suo massimo e non la recupererà mai più, anche con i giochini gli altri, quelli bravi, fanno a fette il nostro tricolore culo.

Lo scrittore:
Marc Laidlaw è nato nel 1960 in California, a Laguna Beach. Ha fatto l'università dell'Oregon e ha sempre scritto nella sua vita adulta. Prima di affermarsi si è mantenuto lavorando come programmatore e come segretario. Negli anni '90, affascinato dai videogiochi ,che hanno anche ispirato questo romanzo, ha iniziato a lavorare per l'industria dei giochi su computer.









Immagini e foto prese da:
http://www.mondourania.com
http://www.flipkart.com/third-force-marc-laidlaw/0684822458-y3w3ffbn5
http://www.gamespot.com/features/6180884/index.html

sabato 26 dicembre 2009

Mai più umani

La Terra è in agonia: disastri climatici e aberrazioni biologiche hanno sterminato piante, animali ed esseri umani a milioni. Fino al sorgere di una nuova generazione di bambini "modificati", in grado di adattarsi in modo sorprendente a un ambiente divenuto torrido come l'inferno. Ma chi sono, in realtà, questi bambini? Da dove vengono? Rappresentano una vera speranza o dovranno essere distrutti a ogni costo prima che "altri" prendano il sopravvento? Perché intelletti più vasti, più potenti dei nostri, scrutano l'agonia della Terra dagli abissi del cosmo...



Mai più umani è un libro senza un perché.
Il libro non è scritto male, la trama detta in due parole sembra abbastanza intrigante. Degli alieni vengono sulla terra e più o meno rapiscono alcuni giovani. Torneranno parecchi decenni dopo, mentre per i ragazzi sarà passato un tempo molto più breve a causa della velocità elevata nello spazio. Il mondo è totalmente cambiato ed è sprofondato in una enorme crisi dovuta alle guerre batteriologiche. L'autrice segue i ragazzi e altri personaggio lungo il passare degli anni, per decenni, in un mondo in decadenza genetica fino allo scomparire della razza umana. Ho detto che la trama sembra intrigante ma leggendo il romanzo si avverte subito un senso di smarrimento. Questa trama ha un senso? In effetti non ce l'ha, è un susseguirsi di episodi, una specie di romanzo corale e generazionale ma senza un vero scopo. Non è radici, non è un'Iliade , non è guerra e pace. Non c'è niente sotto a sostenere una trama che per sua natura è ambiziosissima. Mi viene in mente, per la fantascienza, forse solo la fondazione di Asimov, non poco quindi con cui confrontarsi e purtroppo impallidire miseramente per la povera Nancy. Sembra che qualcuno abbia detto all'autrice: inizia a scrivere e poi vediamo. E poi continua pure a scrivere cosa ti pare. Alla fine impacchettiamo il risultato e lo vendiamo agli allocchi. Il risultato è una storia che non appassiona mai, che non coinvolge e che non ha molto senso. Qualcuno avrebbe dovuto avvertire che cent'anni di solitudine è già stato scritto, e con ben altri risultati.. Inoltre vengono utilizzate due tecniche abbastanza squallide che sono il sintomo in ogni romanzo di scarsità di idee. L'utilizzo gratuito del sesso, che viene depurato da ogni elemento di passione e restituito come un polpettone sadomaso. I ragazzi nell'astronave infatti trombano come ricci, ma non lo fanno come tutti i ragazzi del mondo (infatti tutti i ragazzi che vivono vicino a dei coetanei trombano come ricci, se gli è permesso). No , sono costretti a farlo obbligati dai feromoni che gli alieni guardoni liberano nell'astronave. Hanno infatti un piano, salvare la razza umana cambiando il loro dna. Però evidentemente non hanno ancora inventato la riproduzione artificiale oppure non riescono a parlarne coi soggetti e quindi devono farli accoppiare di brutto col piano diabolico! L'episodio è talmente fuori contesto che risulta imbarazzante.. L'altro trucco è utilizzare la tecnologia e le scoperte recenti in modo strumentale, senza un vero motivo letterario. Ad un certo punto si parla del morbo della mucca pazza, che gli alieni non conoscevano e che sconfiggono con fatica, tutti incazzati. Notare che siamo secoli avanti nel futuro. Qualcuno potrebbe spiegare all'autrice che con la la scoperta dei prioni si è aperto un campo di studio importantissimo nella medicina e nella biologia? Che si è scoperta la vita senza DNA? Ben prima del trascorrere dei decenni letterari verranno vinti dei premi nobel per quelle ricerche. Invece l'utilizzo di questo morbo viene presentato in maniera nascosta, non si parla mai di mucca pazza; come dire, che ganza che sono che parlo di una cosa senza dirne il nome, passo per una scrittrice molto fica. E intanto il lettore si domanda come si permetta ad alcuni di prendere in mano una penna o quella cosa misteriosa coi tasti che compaiono le lettere su un video, una cosa che voi non avete mai visto , lettori dementi! Tutto il polpettone indigeribile è scritto con stile, non si tratta del raccontino dello scrittore emergente. Il risultato è il nulla con il buco attorno però!


L'autrice:
Nancy Kress è nata Nancy Anne Koningisor a Buffalo,New York, il 20 gennaio del 1948. Ha fatto il college alla State University of New York a Plattsburgh, diventando maestra elementare. Ha lavorato per 4 anni come maestra per poi diventare una casalinga dopo il primo matrimonio. Ha iniziato a scrivere in questo periodo riuscendo a diventare una scrittrice professionista.


Foto e immagini prese da:

http://josephmallozzi.wordpress.com/2009/03/12/march-12-2009-author-nancy-kress-answers-your-questions-the-mailbag/
http://www.mondourania.com/
http://www.sff.net/people/nankress/

domenica 6 dicembre 2009

I libri senza un perché

Come in ogni genere artistico anche nella fantascienza catastrofica esistono dei libri che io chiamo “senza un perché”. Si tratta di opere che sono arrivate fino alla pubblicazione, che nonostante siano buoni prodotti dal punto di vista formale, dal punto di vista dello stile o della narrazione, in realtà non coinvolgono minimamente. Io credo che siano le cosiddette opere “senza messaggio”. In ogni creazione letteraria c’è qualcosa che l’autore sottintende, qualcosa che lo ha mosso a scrivere e a cui la sovrastruttura artistica è dedicata a risaltare. Sono le fondamenta di ogni buona storia. Magari si tratta di un esplicito messaggio politico , ad esempio nel romanzo “niente di nuovo sul fronte occidentaleErich Maria Remarque vuole condannare la guerra. Oppure la chiave di lettura può essere qualcos’altro. Nel film alien 2 il regista ha voluto parlare della donna nel suo ruolo di madre. Il film si realizza nel momento del duello tra la madre aliena e la madre umana, quindi c’è un’astrazione della femminilità intesa come possibilità di concepire che valica i confini della donna per raggiungere quelli di una femminilità superiore. La chiave è quindi la madre, che oltre a dare la vita diventa feroce nel difenderla, superando di gran lunga in violenza il maschio. In Frankenstein c’è la condanna verso una scienza fuori controllo, che sfida Dio. Queste fondamenta, che banalmente chiamo messaggio, possono essere anche solo estetiche, come nel piacere di D’Annunzio; una storia costruita ad arte per esaltarne lo stile ricco ed eccessivo. Oppure possono essere visione dell’intero universo, come nel signore degli anelli, dove Tolkien crea un mondo nuovo, ben diviso tra il bene assoluto ed il male assoluto. Sto ovviamente semplificando, ma credo che si legga con piacere solo chi ha qualcosa da dire.

Nel sentito comune capita talvolta di ascoltare la frase: “perché ogni libro deve possedere per forza un messaggio? Perché non si può solo raccontare una storia?”. E’ facile rispondere: “perché altrimenti non si ottiene un libro degno di essere letto, un libro che appassioni, o che presenti alcun motivo di interesse”.
La cosa è abbastanza evidente ai giorni nostri, dove molte opere di successo vengono replicate all’infinito per motivi commerciali. Qualcuno potrebbe dire che Alien 2 sarebbe bello lo stesso senza il duello tra le madri. Ma non è vero e lo dimostrano le innumerevoli copie, tra fumetti , libri e film, di alien, che il grande pubblico nemmeno conosce perché , semplicemente, non erano interessanti.

Attualmente è venuto a cadere il filtro tra un autore e il pubblico. A parte internet che consente a chiunque di scrivere e far leggere le sue cose, a livello professionale le case editrici hanno tagliato i redattori, quelle persone pagate per leggere i manoscritti e decidere se pubblicarli. Si mandano in stampa tante cose senza il giusto filtro , perché i nuovi redattori sono pochi, oberati di lavoro o semplicemente non sono buoni lettori e non capiscono cosa renda un libro bello. Si basano a volte su aspetti formali. Nelle prossime recensioni voglio parlare di alcuni di questi libri senza un perché, libri scritti bene, che magari inseriscono tecnologie nuove, come bioingegneria, guerra batteriologica, hacker e rete ma che non avendo in realtà niente da dire, finiscono col dire niente a chi legge.