sabato 26 dicembre 2009

Mai più umani

La Terra è in agonia: disastri climatici e aberrazioni biologiche hanno sterminato piante, animali ed esseri umani a milioni. Fino al sorgere di una nuova generazione di bambini "modificati", in grado di adattarsi in modo sorprendente a un ambiente divenuto torrido come l'inferno. Ma chi sono, in realtà, questi bambini? Da dove vengono? Rappresentano una vera speranza o dovranno essere distrutti a ogni costo prima che "altri" prendano il sopravvento? Perché intelletti più vasti, più potenti dei nostri, scrutano l'agonia della Terra dagli abissi del cosmo...



Mai più umani è un libro senza un perché.
Il libro non è scritto male, la trama detta in due parole sembra abbastanza intrigante. Degli alieni vengono sulla terra e più o meno rapiscono alcuni giovani. Torneranno parecchi decenni dopo, mentre per i ragazzi sarà passato un tempo molto più breve a causa della velocità elevata nello spazio. Il mondo è totalmente cambiato ed è sprofondato in una enorme crisi dovuta alle guerre batteriologiche. L'autrice segue i ragazzi e altri personaggio lungo il passare degli anni, per decenni, in un mondo in decadenza genetica fino allo scomparire della razza umana. Ho detto che la trama sembra intrigante ma leggendo il romanzo si avverte subito un senso di smarrimento. Questa trama ha un senso? In effetti non ce l'ha, è un susseguirsi di episodi, una specie di romanzo corale e generazionale ma senza un vero scopo. Non è radici, non è un'Iliade , non è guerra e pace. Non c'è niente sotto a sostenere una trama che per sua natura è ambiziosissima. Mi viene in mente, per la fantascienza, forse solo la fondazione di Asimov, non poco quindi con cui confrontarsi e purtroppo impallidire miseramente per la povera Nancy. Sembra che qualcuno abbia detto all'autrice: inizia a scrivere e poi vediamo. E poi continua pure a scrivere cosa ti pare. Alla fine impacchettiamo il risultato e lo vendiamo agli allocchi. Il risultato è una storia che non appassiona mai, che non coinvolge e che non ha molto senso. Qualcuno avrebbe dovuto avvertire che cent'anni di solitudine è già stato scritto, e con ben altri risultati.. Inoltre vengono utilizzate due tecniche abbastanza squallide che sono il sintomo in ogni romanzo di scarsità di idee. L'utilizzo gratuito del sesso, che viene depurato da ogni elemento di passione e restituito come un polpettone sadomaso. I ragazzi nell'astronave infatti trombano come ricci, ma non lo fanno come tutti i ragazzi del mondo (infatti tutti i ragazzi che vivono vicino a dei coetanei trombano come ricci, se gli è permesso). No , sono costretti a farlo obbligati dai feromoni che gli alieni guardoni liberano nell'astronave. Hanno infatti un piano, salvare la razza umana cambiando il loro dna. Però evidentemente non hanno ancora inventato la riproduzione artificiale oppure non riescono a parlarne coi soggetti e quindi devono farli accoppiare di brutto col piano diabolico! L'episodio è talmente fuori contesto che risulta imbarazzante.. L'altro trucco è utilizzare la tecnologia e le scoperte recenti in modo strumentale, senza un vero motivo letterario. Ad un certo punto si parla del morbo della mucca pazza, che gli alieni non conoscevano e che sconfiggono con fatica, tutti incazzati. Notare che siamo secoli avanti nel futuro. Qualcuno potrebbe spiegare all'autrice che con la la scoperta dei prioni si è aperto un campo di studio importantissimo nella medicina e nella biologia? Che si è scoperta la vita senza DNA? Ben prima del trascorrere dei decenni letterari verranno vinti dei premi nobel per quelle ricerche. Invece l'utilizzo di questo morbo viene presentato in maniera nascosta, non si parla mai di mucca pazza; come dire, che ganza che sono che parlo di una cosa senza dirne il nome, passo per una scrittrice molto fica. E intanto il lettore si domanda come si permetta ad alcuni di prendere in mano una penna o quella cosa misteriosa coi tasti che compaiono le lettere su un video, una cosa che voi non avete mai visto , lettori dementi! Tutto il polpettone indigeribile è scritto con stile, non si tratta del raccontino dello scrittore emergente. Il risultato è il nulla con il buco attorno però!


L'autrice:
Nancy Kress è nata Nancy Anne Koningisor a Buffalo,New York, il 20 gennaio del 1948. Ha fatto il college alla State University of New York a Plattsburgh, diventando maestra elementare. Ha lavorato per 4 anni come maestra per poi diventare una casalinga dopo il primo matrimonio. Ha iniziato a scrivere in questo periodo riuscendo a diventare una scrittrice professionista.


Foto e immagini prese da:

http://josephmallozzi.wordpress.com/2009/03/12/march-12-2009-author-nancy-kress-answers-your-questions-the-mailbag/
http://www.mondourania.com/
http://www.sff.net/people/nankress/

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