venerdì 5 giugno 2009

Le città invisibili

" Che cos'è oggi la città per noi? Penso di aver scritto qualcosa come un ultimo poema d'amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città. "










Sicuramente lo scrittore di oggi è molto fantastico e per niente scientifico,ma lo sguardo acuto e implacabile dell'artista Italiano travalica i tempi e va a vedere il futuro, come pochi scrittori di genere sono mai riusciti a fare. Calvino in questi raccontini brevissimi,di due tre pagine, raggiunge delle vette letterarie che pochi hanno toccato, nella storia della letteratura mondiale. Questo libro è un atto d'amore per le città, che come dice Calvino, stanno cambiando e non saranno mai più come prima. Non tutta l'opera racconta del futuro, ma soltanto quando parla delle città continue Calvino descrive forse quello che vedeva a suo tempo, ma che ricorda molto di più il nostro, come se il suo sguardo visionario avesse squarciato il velo oscuro. D'altra parte Calvino è sempre stato un amante della fantascienza! Con lo strattagemma del racconto dentro il racconto, Marco Polo e Kublai Khan parlano delle città che hanno visto. Questo collante sinceramente è la parte meno riuscita del libro perché risulta noiosa e secondo me toglie incisività ai racconti, anche se probabilmente segue qualche astrusa regola di scrittura sperimentale di cui troverete traccia in rete(suggerimento:cercate letteratura combinatoria)! Il vostro Lettore invece legge e giudica quel che legge, senza bisogno di manuali..
Al contrario nei racconti veri e propri Calvino probabilmente scrive le cose migliori mai scritte in Italia e forse nel mondo per quanto riguarda il racconto breve, dando prova di uno stile strepitoso e irraggiungibile. Sicuramente con Calvino la lingua Italiana viene riscritta, senza bisogno di alcuna invenzione di neologismi ed è utilizzata al massimo livello e oltre dall'artista che cesella ogni racconto come una pietra preziosa e perfetta. Calvino racconta delle città e la memoria,le città e il desiderio, le città sottili ecc facendo vivere in poche righe questi luoghi sotto i nostri occhi, e in ogni caso non possiamo fare a meno di pensare a posti che abbiamo visitato davvero, ma che nello stesso tempo si trasfigurano in icone adatte ad ogni tempo e ad ogni luogo.
Ma è nella seconda parte che i nostri nervi di catastrofisti vengono fatti vibrare:
Ci sono città che non finiscono mai, che si sono consumate tutto il suolo e non rimane altro che una distesa infinita di case, magazzini e attività che sono più terrorizzanti dei mostri di Cthulhu, perché sono già qui e ne siamo circondati. Altre dove la sovrappopolazione finisce per eliminare ogni spazio libero. E poi c'è Leonia, la città della spazzatura, che ne produce sempre di più e sempre meno degradabile e la accumula ai suoi confini creando una catena montuosa che la avvolge mentre oltre altre città, altre Leonie fanno lo stesso finché questi cerchi di immondizia si toccheranno e Leonia sarà travolta e sepolta e sopra ci faranno un'altra discarica. Queste sono le città continue, le città di oggi. E' quello che Calvino vedeva anni fa e ora vediamo tutti noi. Città sovrappopolate , in cui manca lo spazio vitale e la natura, città caotiche, che consumano tutto, che invadono tutto e tutto diventa città.
Dal documentario recentissimo di report sembra che in Brianza il consumo di suolo abbia raggiunto l'87% e continua a crescere. Siamo arrivati al capolinea e la speculazione, questo mostro eterno sempre evocato e mai affrontato seriamente ora vince e ci travolge. Che faremo ora che tutte le nostre città sono delle Leonie e delle Pentesilea??

biografia:

Italo Calvino nasce a Santiago del Las Vegas a Cuba, nel 1923 e muore a Siena nel 1985.
Tornato in Italia con la famiglia inizia a studiare Agraria ma la poca vocazione e la seconda guerra mondiale interrompono i suoi studi. Diventa partigiano e si iscrive poi al PCI. Torna a studiare, ma lettere e si laurea. Inizia a scrivere sul "Politecnico" e nel 1947 esordisce come scrittore. Diventa poi dirigente della casa editrice Einaudi dove rimane fino agli anni '80, quando passa alla Garzanti. In tutti questi anni continua a scrivere.



immagini e foto prese da:
http://www.casalecchiodelleculture.it/web/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=195&cntnt01returnid=15
http://www.mescalina.it/libri/recensioni-libri.php?id=193

Nessun commento:

Posta un commento