sabato 6 febbraio 2010

La nebbia

Nella classica tradizione (che ora il cinema va via via riscoprendo) della grande catastrofe urbana provocata da un incidente imprevedibile, questa "Nebbia" giallastra e misteriosa che sgorga un mattino da un crepaccio nella campagna inglese e comincia la sua lenta e micidiale marcia su Londra, è una protagonista non inferiore ai famosi Trifidi di John Wyndham. Strani fatti di sangue avvengono in luoghi quieti, persone ragionevoli o timorate commettono gesti inspiegabili, atti assurdi, crimini bestiali. A poco a poco, il quadro si precisa, il cerchio si stringe attorno alla metropoli in un crescendo di orrore e disperata impotenza. Che cos'è questo nemico che rotola inarrestabile? C'è un cervello, una volontà in questa nebbiosa palla di morte?

La nebbia si inserisce nella ricchissima corrente della fantascienza catastrofica inglese ma è un romanzo tardo, successivo di parecchi anni al'età dell'oro del catastrofismo inglese degli anni 50'. Per questo motivo, pur partendo da quei presupposti Herbert non ci si focalizza più di tanto. I tempi sono cambiati. Movimenti giovanili e correnti di pensiero alternative al "sistema" hanno cambiato la società del dopoguerra, il punk, i mod , i rockers. Herbert è libero di sfruttare l'Inghilterra per qualcosa che non sia solo una critica ad una società ingessata e ipocrita e quindi può divertirsi molto di più, rimanendo più leggero. Herbert scrive un appassionante romanzo horror, che credo dovrebbe essere eletto a manuale per quanti vogliano cimentarsi nel genere.
La nebbia si scatena a causa di un esperimento di guerra batteriologica, avvenuto nel passato (quindi c'è il complotto governativo, ma appartiene a un tempo antico, gli anni '50 della guerra fredda). I militari sono sempre ottusamente rigidi ma meno onnipotenti e meno perfetti di prima, infatti vengono messi alle strette nelle riunioni di governo e costretti a cedere , a confessare. Si affidano ad un semicivile per farsi aiutare; si vede un influsso di opere come 007 o delle prime serie poliziesche , dove un protagonista esterno aiuta le forza ufficiali, abbandonando ogni finzione realistica. Herbert strizza pesantemente l'occhio al cinema, scrivendo un ottimo romanzo ma anche un' ottima sceneggiatura. Curiosamente nessuno ha mai tratto un film da questo romanzo, a differenza di altre cose di Herbert, forse perchè si tratta di qualcosa di veramente pesante.
Infatti James Herbert ci va giù duro.
La nebbia che si diffonde nell'Isola fa impazzire le persone, che commettono delitti efferati. Teste mozzate portate a spasso, pedofilia , suicidi di massa, aerei lanciati contro grattacieli. Herbert dosa sapientemente una enorme efferatezza a episodi ironici e divertenti, continuando nel contempo con la trama principale e tenendo sempre la tensione a mille.
Herbert disse che : "Sono molto poco sicuro di essere uno scrittore e non capisco perché abbia tanto successo". Si può rispondere : perché scrivi bene, costruisci trame appassionanti e tieni sempre alta la tensione! E quindi consiglio vivamente questo libro a tutti gli appassionati di horror e fantascienza.

L’autore:
James Herbert è nato a Londra nel 1943 e dal 1974 , anno del suo primo romanzo è sempre stato uno scrittore professionista. Oltre a scrivere è anche direttore artistico di un’agenzia di pubblicità e grafico. Ha infatti disegnato da solo le copertine dei suoi romanzi. Ha sempre avuto un enorme successo di pubblico arrivando a vendere oltre 40 milioni di copie dei suoi romanzi.






Immagini e foto prese da:
http://www.james-herbert.co.uk/
http://www.amazon.com/
http://www.mondourania.com/

1 commento:

  1. La scena in cui la Nebbia arriva alla palestra della scuola privata è una delle cose più terrificanti che abbia mai letto, Herbert ci sà fare. Ancora oggi ho il terrore di incontrare nella città immersa nella bruma un vecchio barbone con la maschera antigas...

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