giovedì 21 maggio 2009

La morte di megalopoli


Questo racconto non è semplicemente una storia fantastica. Gli avvenimenti drammatici e violenti che portano alla caduta della nazione americana potrebbero forse verificarsi davvero in un avvenire non troppo lontano. Infatti Roberto Vacca ha ispirato questo suo romanzo – corto e impressionante – alla analisi dei pericoli incombenti sulle più grandi città del mondo e sulle nazioni più progredite, che aveva gia documentato in un suo notissimo saggio: il medioevo prossimo venturo. Tutti noi abbiamo cominciato a renderci conto – dopo la crisi dell'energia, l'austerità, i crolli delle monete, il blocco delle poste e i guai che affliggono i sistemi di trasporto e la circolazione automobilistica - che la previsione di un prossimo medioevo avanzata tre anni fa da Roberto Vacca doveva essere considerata come un urgente segnale di allarme. Gli uomini che in questo romanzo lavorano per costruire il progresso e sono costretti, invece, a lottare per evitare una disfatta inarrestabile, potremmo essere noi stessi. La storia e vista attraverso gli occhi di Ed Barnes - ingegnere sistemista e tecnocrate pieno di risorse. Ed Bames ha costruito il proprio successo su basi intellettuali e di competenza tecnica. Dovrà adattarsi repentinamente a difendere la propria sopravvivenza con la forza fisica e con la violenza più spietata. Nella giungla delle grandi città i pericoli più gravi non sono quelli premeditati dai criminali. E più grave il pericolo di morire di disorganizzazione, che stiamo creandoci da soli senza premeditazione. Lo scenario apocalittico della Morte di Megalopoli ci mostra casa può attenderci alla fine della strada: se la nostra civiltà non cambia direzione, l'uomo potrà di nuovo essere un lupo contro gli altri uomini.



Recensione:
Leggere questo libro all'inizio è veramente faticoso. Lo sconforto e la delusione di aver comprato alla solita bancarella clandestina "la morte di megalopoli" sono grandi e si maledice per l'ennesima volta la curiosità per un autore italiano che ci ha fatto perdere denaro e tempo. La storia è assolutamente improbabile e poco originale ma sopratutto i personaggi tratteggiati sono delle macchiette prese dalla serie TV Dallas, che bevono Uischi, fanno Yeaa e ello e sopratutto inseriscono "Stronzo" ogni tre parole e "Troia" ogni quattro. Viene voglia, ed è sicuramente diritto di ogni lettore, di prendere il libro e tirarlo nel muro. Ma il vostro Lettore è abituato a ben altre fatiche e continua imperterrito come un Tenzig Norgay verso la cima. Tanta fatica è premiata, perché anche in se in un solo momento nella trattazione pre-catastrofica, Vacca ha una felice intuizione. Nella discussione corale in casa Barnes il giovane Rick dice : Il punto è che questo sistema non modifica affatto il tipo di informazioni che vengono generate e perciò non modifica la società nel suo presente. Si limita a lubrificarne il funzionamento.
L'intuizione è geniale e niente affatto scontata: la tecnologia può solo facilitare quello che già esiste. Lo vediamo distintamente adesso, in cui internet ha raggiunto la massa. Ebbene pochi usano lo strumento per informarsi o leggere giornali o articoli on line. Ancora meno sono quelli che cercano un po’ di cultura. Sono il divertimento più puro, il cazzeggio, le merci più gettonate. Facebook ha più iscritti in Italia di quanti ne potranno avere nel loro totale tutti i giornali on line. Il sito di pettegolezzi Libero ottiene una massa di commenti superiore a qualunque sito "serio". Tempo fa gironzolando su Wikipedia mi stupii di trovare dettagliatissime biografie dei lottatori di Wrestling mentre molte discipline erano praticamente ignorate (piano piano le cose migliorano). Diciamo francamente che la realtà ha spazzato via le improbabilissime visioni future del cyberpunk, con le sue matrici e ice black , un genere scritto da chi non aveva la minima competenza informatica per lettori senza alcuna conoscenza informatica, libri di ignoranti per ignoranti. Vacca aveva previsto che un popolo che si appassiona di più alle corna del vicino che alla tragedia dei kmer rossi anche con un mezzo come internet affollerà i siti dove si parla come al bar sotto casa. Un'altra intuizione è il palazzo alto un miglio, il grattacielo più alto del mondo. Chissà se Vacca sarà stato sorpreso dal fatto che un simile edificio viene ora effettivamente costruito, ma nei deserti del medioriente invece che negli USA dove la visione positivista e l'amore di gigantismo sono in declino. Infine un accenno alle "ronde", gruppi di cittadini che difendono da soli il loro quartiere (e che naturalmente si trasformeranno al primo accenno di guai in saccheggiatori);sembrava una cazzata mentre ora è legge, qui in Italia almeno, e forse in anche in Burundi, non so.
Nello specifico per Vacca la catastrofe arriva dal collasso della megalopoli di New York. Questa collassa semplicemente per la propria dimensione. Il traffico è troppo elevato e i trasporti si bloccano; a questo segue immediatamente il collasso della distribuzione, che raggiunge , in maniera abbastanza delirante, le vie ferroviarie e pure gli aeroporti. Si scatenano dei black out che portano una centrale nucleare (??) a scoppiare. La legge scompare, si scatenano delle epidemie e così via. Questa parte è decisamente la più divertente, perché l'autore decide di far vedere la catastrofe attraverso gli occhi di molti protagonisti e non ci risparmia tutti i vari cliché del genere: la barbarie a cui segue un sistema semifeudale fatto di macchine trainate da cavalli. Un città può sicuramente bloccarsi, ma lo scrittore tradendo la sua formazione di ingegnere specializzato nei trasporti, raggiunge la follia più pura quando fa propagare il casino newyorchese in tutti gli stati uniti come un'epidemia che porta l'intero paese indietro di 300 anni! Però a questo punto tutto si perdona e nelle convenzioni del catastrofismo sicuramente tutto quanto deve piombare nel caos e devono poi cambiare i paragadimi.
Insomma questo libro è sicuramente consigliato solo agli appassionati del genere.



L'autore
Roberto Vacca è nato a Roma nel 1927. E' ingegnere elettrotecnico e dopo la laurea è stato ricercatore e professore universitario. Ha associato alla narrativa anche la saggistica scientifica.


Immagini e foto prese da:
http://www.robertovacca.com/italiano.html
http://www.ebay.it/
http://holidaytuscany.comxa.com/

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