sabato 2 maggio 2009

Il mondo finirà venerdì






La Terra sta per morire.Una alterazione delle radiazioni solari ridurrà in cenere ogni cosa e ogni essere vivente. Ma forse per una minima parte della umanità esiste una probabilità di salvezza. Il giovane Bill Easson è uno dei piloti di astronavi incaricati di scegliere dieci persone tra gli abitanti di un paese della provincia americana e di portarle in salvo verso Marte. Ma che dovrà essere salvato, tra le migliaia di individui resi pazzi dalla disperazione? E una volta compiuta la difficile scelta sarà veramente possibile partire e arrivare su Marte? E Marte potrà essere il rifugio sicuro o si rivelerà invece la trappola finale? Questi e molti altri sono gli interrogativi a cui Easson e le persone da lui scelte dovranno trovare una risposta il cui significato è vita o morte per tutti. Il mondo finirà venerdì considerato il miglior romanzo scritto da McIntosh e uno dei più rappresentativi, dal punto di vista letterario e tematico, della grande stagione di trapasso della fantascienza tecnologica a quella cosiddetta sociologica.

Il mondo finirà venerdì è un romanzo molto famoso tra gli appassionati di fantascienza, e ha goduto nel nostro paese di molte ristampe segno che ogni volta le vendite sono state più che buone. Purtroppo le mie aspettative non sono state pienamente soddisfatte. Infatti nel finale la trama scade parecchio, i personaggi si appiattiscono e il realismo delle situazione drammatiche lasciano parecchio a desiderare. Al contrario l'inizio del libro è folgorante e decisamente originale. L'idea di base è estrema e semplicissima: Tutta la vita sulla terra sta per terminare perché il sole aumenterà la sua irradiazione e la temperatura arriverà ad alcune migliaia di gradi. Vengono costruite alcune navette per raggiungere Marte, ma soltanto una persona su cento potrà salirci. La scelta verrà effettuata dai "tenenti", persone in grado di pilotare la navetta che dovranno scegliere, ognuno nella zona a lui destinata, le 10 persone da salvare. McIntosh sviluppa con incredibile abilità l'idea di base e fa muovere il suo tenente Bill Easson con surrealismo tra le persone da scegliere. Chi scartare, chi portare? I buoni, i cattivi? gli onesti o i disonesti? Le persone morali o quelle immorali? Chi davvero merita di salvarsi , può un uomo fare questa scelta? I dilemmi e i contrasti che squarciano l'anima di Bill Easson e i vari ritratti umani che McIntosh tratteggia sicuramente rendono quest'opera notevole. Purtroppo esiste una seconda parte, una parte in cui i prescelti arriveranno alla terra promessa per scoprire che le lotte non sono finite. Questo secondo atto è sviluppato davvero male, con i protagonisti che si comportano in modo grottesco e dove il dramma che McIntosh pone in essere è decisamente inadeguato allo sperato. Progetto ambizioso quindi quello di McIntosh ma riuscito solo a metà. Il motivo di una così netto calo della qualità narrativa è in realtà editoriale. All'epoca il romanzo uscì in tre parti, scritte a discreta distanza temporale l'una dall'altra e poi riunite in seguito.


L'autore:
J. T. McIntosh è lo pseudonimo di James Murdoch MacGregor,scrittore e giornalista scozzese nato nel 1925

Immagini e foto prese da:
http://www.ebay.it/
http://www.fantasticfiction.co.uk/m/j-t-mcintosh/one-in-300.htm

Nessun commento:

Posta un commento